venerdì 15 ottobre 2010

Rispetto assoluto

Oggi ragionavo con un mio collega sul concetto di rispetto. Si conveniva sul fatto che fosse corretto cercare di passare il concetto di rispetto sin da piccoli ai nostri figli. Sarebbe un dovere della Scuola con la 's' maiuscola quello di trasmettere il precetto morale del 'rispetto altrui'. Ragionando sulla difficoltà di capire cosa sia rispettabile e rispettoso per me e cosa per un altro individuo mi ha portato a ragionare sul concetto di "rispetto assoluto". E' possibile trovare qualcosa che sia degno di rispetto universalmente? Sicuramente l'essere umano in quanto tale deve essere oggetto di rispetto... da qui associazioni come l'Amnesty International o documenti come la Carta Internazionale dei Diritti Umani. Ma cosa dire su chi ha il compito di definire ciò che è oggetto di rispetto o no... quando ad esempio ci sono differenze di culture che entrano in gioco? Il rispetto è necessariamente legato alla cultura ed alla territorialità? E' giusto affermare che nel mio spazio se è definito il rispetto per un certo "valore", tu che vieni da un altro spazio e per diversi motivi non rispetti quello stesso valore o decidi di non entrare nel mio spazio o decidi di rispettare quel valore? In questo non c'è una fondamentale mancanza di rispetto mio nei tuoi confronti imponendoti una mia regola? E chi poi decide che io possa imporre quella regola? Non so... mi sto arrovellando inutilmente su di un ragionamento portato avanti da secoli da pensatori più degli di rispetto di me. Boh...

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